sabato 20 dicembre 2008

Bush preso a scarpate in faccia

Questa notte, come tutte le notti, non ho tanta voglia di andare a nanna ed inizio a “farmi un giro” in internet per trovare qualcosa che mi tenga ancora sveglio. Per caso ho trovato un video su you tube che mi ha fatto morire dalle risate…l’ho visto almeno quattro volte consecutivamente: Bush preso a scarpate in faccia da un giornalista arabo. Che peccato che il giornalista non sia riuscito a beccarlo! Potrebbe essere un’idea e una moda per il prossimo 2009 quella di prendere a scarpate in faccia tutti i nostri politici sia di destra che di sinistra ed anche di centro, al caso esistesse un centro. Si, una campagna pubblicitaria su come utilizzare le scarpe vecchie che ingombrano i nostri armadi. Tra l’altro, non penso che sia un reato grave prendere qualcuno a scarpate. Credo che un po’ tutti abbiamo assaggiato le scarpe o le ciabatte della mamma e della nonna e non ricordo di averle viste processare, per questo motivo. Addirittura si potrebbero mettere in palio dei premi per ogni obiettivo centrato. Ad esempio una t-shirt o un cappellino con la foto del politico centrato dal tiro. Ovviamente, si possono utilizzare al massimo due tiri ed una scarpa alla volta. La variante, per coloro che sono più “guerriglieri”, potrebbe essere quella di lanciare insieme alle scarpe anche i calzini, utilizzati per il lavoro e non cambiati da una settimana. Fatemi sapere

La solitudine di Donna Rosetta

martedì 16 dicembre 2008

lunedì 24 novembre 2008

Aglia...un eredità scomoda

http://temi.repubblica.it/micromega-online/fascist-legacy-uneredita-scomoda/

Ecco il link subito.
Poi se vi va 5 video che illustrano un momento storico triste, con aggravante la guerra.
Dispiace.
Che può sembrare niente a confronto.
Lo è.
Siamo fortunati, noi che possiamo saltellare tra notizie ed immagini, ascoltando buona musica e dandosi arie di intelletuali ed artisti(parlo per me).
Ci sono tante verità storiche, e su tutte la Storia, che a prescindere dai vinti ed i vincitori, tra un alba ed un tramonto ha testimoniato tante cose in questi secoli, magari attraverso mosaici, racconti cantati, e via via, fino alle immagini delle prime cineprese a quelle ultime e facili di youtube e del digitale ovunque e comunque... nel bene nel male.
Un alba ed un tramonto, un giorno.
Oggi, mezzo influenzato, ancora fortunatissimo.
Penso a quello che ho visto.
Un solo pensiero azione:
Stop a tutte le guerre!

Il governo Berlusconi ha venduto la nostra acqua

In Italia l'acqua e' stata privatizzata! La notizia e' passata nel silenzio piu' assoluto, ma facendo una ricerca in rete spuntano diverse conferme: il 5 agosto il Parlamento italiano ha votato l’articolo 23 bis del decreto legge numero 112, scritto dal ministro G. Tremonti. Nel comma 1 si afferma che la gestione dei servizi idrici deve essere sottomessa alle regole dell’economia capitalistica. Scrive Alex Zanotelli sul settimanale Carta: “Cosi' il governo Berlusconi, con l’assenso dell’opposizione, ha decretato che l’Italia e' oggi tra i paesi per i quali l’acqua e' una merce (in mano alle multinazionali). Dopo questi anni di lotta contro la privatizzazione dell’acqua con tanti amici, con comitati locali e regionali, con il Forum e il Contratto Mondiale dell’acqua, queste notizie sono per me un pugno allo stomaco, che mi fa male.” Ci aspetta un futuro di proteste, come gia' e' accaduto ad Aprilia, in provincia di Latina. Nel 2005 Acqualatina, (in mano, col 46,5% delle azioni, alla multinazionale Veolia) decide di aumentare le bollette del 300%. 4.000 famiglie iniziano una protesta pacifica rifiutandosi di pagare l'acqua all'azienda privata e versando i soldi al Comune. Ora, pare che Acqualatina abbia iniziato a mandare casa per casa vigilantes e carabinieri a staccare i contatori e chiudere i rubinetti. “E’ una resistenza eroica e impari questa di Aprilia: la gente si sente abbandonata a se stessa. Non possiamo lasciarli soli!” aggiunge Zanotelli. Parole prese alla lettera dal Parlamento... ora il problema e' nazionale!!! (Fonte: Caserta24ore, ne parla anche un articolo di Rosaria Ruffini dal titolo Acqua in bocca: vi abbiamo venduto l'acqua. http://www.peacelink.it/consumo/a/27507.html) Simone Canova

mercoledì 19 novembre 2008

Far Oer, Danimarca, il massacro dei Delfini Balena

Quando i delfini balena si avvicinano alle isole Far Oer della Danimarca è un giorno di festa. Le scuole chiudono e i bambini si recano in spiaggia insieme ai genitori. La popolazione, vestita con i costumi tradizionali, si appresta a ricevere i cetacei.I delfini balena arrivano in gruppi, molte femmine con i piccoli. Sono animali socievoli, curiosi e non hanno timore dell'uomo. E' il grande spettacolo di autunno per gli isolani. In motoscafo spingono le balene nelle baie dove l'acqua è poco profonda.Quindi si avvicinano con fiocine di due chili e le piantano più volte nelle carni degli animali finchè non li hanno immobilizzati. I carnefici delle Far Oer possono allora estrarre i coltelli da 15 centimetri e tagliare grasso e carne viva per trapassare la spina dorsale. I piccoli danesi applaudono mentre le balene gridano. Non lo sapevate? Le balene gridano come gli esseri umani quando sono macellate. L'acqua acquista un bel colore rosso sangue. 2.000 balene sono trascinate sulla riva dai coraggiosi abitanti delle Far Oer per essere lasciate agonizzare. La maggior parte marcisce ed è ributtata a mare.Il delfino balena è una specie protetta e non si conosce il numero di esemplari ancora esistente.Invito i lettori del blog a non recarsi in vacanza nelle isole Far Oer o a comprare prodotti danesi fino a quando questo ignobille massacro durerà.Inviate una mail alla regina di Danimarca per chiederle di intervenire e promuovete questa iniziativa sul vostro blog.